Premesse
Quando si pensa all’autismo si tende ad enfatizzare fortemente le componenti che riguardano
gli aspetti di ordine neuropsicologico e comportamentale che caratterizzano il disturbo autistico rischiando
così di perdere di vista il bambino/ragazzo/persona con autismo nella sua globalità.
Sappiamo che ogni bambino e ogni ragazzo ha il bisogno e il diritto di sperimentare il proprio corpo, di viverlo,
di sviluppare adeguate competenze motorie, di svolgere attività fisica; in quest’ottica i bambini e ragazzi con
autismo non sono diversi dagli altri anzi, in molti casi, l’attività motoria assume una valenza particolarmente
significativa rispetto a disequilibri, difficoltà nella lateralizzazione, movimenti goffi e impacciati, bisogno
di scaricare energie sul piano motorio che, con una certa frequenza, si riscontrano tra i soggetti con autismo.
Per contro far partecipare i propri figli ad attività motorie presenta grosse difficoltà per le famiglie; gli
spazi destinati all’attività motoria molto spesso non sono pensati per favorire l’accesso di persone con autismo
(presenza di molte persone, rumori, musica, confusione, ecc.) come pure non è facile trovare operatori che sappiano
riconoscere e gestire in maniera adeguata le specificità del disturbo autistico.
L’attività motoria inoltre, in tutta la fase dello sviluppo ed anche successivamente svolge un ruolo importante
in rapporto, più in generale, alla socializzazione e alla gestione del tempo libero che, nel caso dell’autismo,
grava pressoché completamente sulla famiglia.
Esperienza sviluppata nel settore
Dal 2006 Autismando, in partnership con l’Associazione Educazione
e Movimento, ha promosso dei percorsi
di avvicinamento all’acquaticità e all’esperienza motoria in acqua. L’esperienza vissuta ha permesso di evidenziare
l’importanza di proporre, seppur in un contesto ludico e con una forte attenzione agli aspetti di ordine
relazionale, attività di tipo fisico ma ha anche evidenziato la necessità di aprire maggiormente la gamma delle
proposte motorie da offrire.
Da un lato infatti non tutti i bambini/ragazzi amano l’ambiente acquatico, dall’altro una proposta centrata solo
su tale attività può risultare comunque limitante rispetto alle potenzialità della persona ed alle sue possibilità
di sperimentarsi in contesti diversi.
Per questi motivi, in collaborazione con l'Associazione NonSoloSport,
dal 2011 la proposta si è arricchita, pur mantenendo le sue caratteristiche generali, con attività che spaziano dal nordik walking
alla pre-atletica o a esperienze in ambiente (canoa, ciaspole, ecc.), fino alla partecipazione di alcuni ragazzi alle manifestazioni
del circuito di Special Olympics
Collocazione del progetto
Il progetto si colloca in un’area di intersezione tra l’ambito psicoeducativo, l’avvicinamento alla pratica motoria
e la gestione del tempo libero; l’obiettivo generale è dare ai bambini/ragazzi con autismo che parteciperanno la
possibilità di sperimentare e sperimentarsi in diversi ambiti e in rapporto a diverse tipologie di attività motorie
Obiettivi
Gli obiettivi generali si rifanno alle tre aree ricordate e riguardano:
Destinatari
Bambini e ragazzi in con diagnosi di Disturbo Autistico o, più in generale, con diagnosi riconducibile ai Disturbi
Pervasivi dello Sviluppo
Metodologia
L’intervento è centrato sulla figura di un operatore-tutor che deve dimostrare competenze oltre che di tipo motorio,
anche sul piano educativo e relazionale e che accompagna l’esperienza del bambino/ragazzo in forma continuativa
nell’ambito di un progetto individualizzato e concordato con la famiglia.
All'operatore-tutor non viene chiesto di “fare l’istruttore” ma di giocarsi in una funzione più complessa sia sul piano
relazionale che educativo.
Sono previste verifiche periodiche rispetto agli obiettivi dichiarati e sull’andamento complessivo del progetto.
Puoi seguire il progetto Come i Delfini tramite la pagina Facebook dedicata
Viste le caratteristiche particolari dei nostri “ragazzi speciali” e dei progetti in corso, mantenere l’organizzazione di queste
iniziative e garantire le attenzioni necessarie, oltre al nostro impegno di genitori/volontari, richiede spazi, personale formato e motivato
ad interagire con loro, spesso in rapporto 1 a 1 con costi che non siamo in grado di sostenere da soli. Fortunatamente sulla nostra strada
stiamo incontrando realtà associative e imprenditoriali che ci stanno aiutando...
Se vuoi darci una mano o conosci qualcuno che potrebbe essere interessato a darci una mano, puoi avere più informazioni su di noi e sui nostri progetti in questa lettera ...
IL PROGETTO "COME I DELFINI ... UNA SPINTA VERSO L'ALTRO" - anno 2017/18 E' POSSIBILE GRAZIE ALL'AIUTO DI ... (in ordine cronologico) |
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Associazione Amici di Marco Treccani - Nave | OMS Presse | ||
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GRAZIE DALLE FAMIGLIE DEI PARTECIPANTI AL PROGETTO "COME I DELFINI" |
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