Autis...piscina 2006
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Con occhi di genitore
Apparentemente la sperimentazione condotta nel corso del 2006 presso la piscina Tibidabo di Concesio
può sembrare perfino banale … in fondo sono stati semplicemente un gruppo di bambini, genitori e operatori che hanno
passato insieme alcune ore in piscina…
Nessuna pretesa terapeutica, niente di eccezionale …
Eppure proprio in questa sua apparente semplicità, per tutti quelli che l’hanno vissuta è stata
una esperienza “speciale” per un insieme di fattori; solo per citarne alcuni:
- Molti dei nostri bambini e ragazzi amano l’acqua; in parte questo era un aspetto che conoscevamo
già ma l’attuale organizzazione delle piscine non rende facile l’accesso a questi spazi. La folla,
il rumore, la musica spesso ad alto volume, la frequente presenza di monitor pubblicitari rappresentano
elementi di forte disturbo o di distrazione che mal si conciliano con le caratteristiche dei
bambini/ragazzi con autismo. Da questo punto di vista la possibilità di accedere alla piscina in un
momento di chiusura al pubblico (quindi senza particolari attività, rumori, ecc.) ha rappresentato un
elemento molto importante.
- L’essere fra persone che vivono la tua stessa esperienza; a fronte dei comportamenti (bizzarrie,
stereotipie, ecolalie, crisi, ecc.) messi in atto dai nostri figli, molte situazioni sociali (andare
al supermercato, frequentare spazi comuni, …) rappresentano spesso per il genitore una condizione
di forte stress caratterizzato dal dover giustificare/spiegare, dalla necessità di dover mantenere
costantemente il controllo su proprio figlio, … Condividere invece questa esperienza con altri genitori
che vivono, pur nelle diversità individuali che caratterizzano lo spettro artistico, la tua stessa
situazione, ha permesso a tutti quanti di rilassarsi (noi genitori e di conseguenza anche i nostri
figli), di vivere quel momento senza la preoccupazione di commenti, comportamenti, spiegazioni,
ed è stata anche un ulteriore possibilità di incontro tra genitori.
- La gestione del tempo libero; purtroppo per i bambini con autismo è molto difficile partecipare
alle iniziative e attività che in diversi ambiti vengono proposte per il tempo libero, da questo punto
di vista l’appuntamento domenicale in piscina ha rappresentato una possibilità in più, l’occasione
per passare un pomeriggio diverso impegnato in una attività che i bambini/ragazzi hanno dimostrato di
gradire molto.
- Non più diversi; nella sua esperienza il bambino/ragazzo con autismo è, molto spesso, “l’unico” in
un mondo “diverso” fatto da “normali”. Autis…piscina ha rappresentato un momento in cui più bambini
con autismo si sono ritrovati insieme. Viste le caratteristiche dell’autismo, forse questa cosa per
loro non avrà avuto grandi significati, forse non ci hanno fatto neppure caso … è difficile saperlo.
Ma in questa incertezza forse, al contrario, hanno avuto un momento per accorgersi che non sono i
soli, che ci sono anche altri come loro
…”E Francesco, da parte sua, ha risposto bene alla situazione; oltre a divertirsi un sacco e
sguazzare come piace a lui (su questo avevo ben pochi dubbi) mi ha regalato dei bei momenti come
quando per farmi rientrare in acqua è venuto a tirarmi per le ciabatte con un "dentro" ... "voglio
dentro" o quando siamo riusciti a giocare un po' insieme tirandoci una pallina ...”
(dalla e-mail di un genitore)
Grazie a ...
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