Autismando - Associazione Genitori Bambini con Autismo Brescia

Sostegno scolastico
Richiesta chiarimenti DPCM 185/06

Il problema della disponibilità e qualità del sostegno scolastico come prerequisito rispetto ai percorsi di integrazione scolastica è sempre stato al centro della nostra attenzione. Siamo ben consapevoli che non è possibile ridurre la problematica dell'integrazione scolastica alla semplice presenza dell'insegnante di sostegno ma la nostra esperienza ha evidenziato in diverse situazioni (nel bene e nel male) l'importanza di questa figura.
Questi temi sono già stati oggetto di prese di posizione da parte di Autismando, ad esempio con una lettera al Giornale di Brescia nel 2004
A fronte dei cambiamenti introdotti dal DCPM n. 185 del 23/02/06 "Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002 n. 289" e della Delibera Regione Lombardia n. 3449 del 7 novembre 2006 “Determinazioni sull’accertamento per l’individuazione dell’alunno con handicap ai fini dell’integrazione scolastica” ci sembrava utile avere alcuni chiarimenti, per questo abbiamo inviato questa lettera:

Alla cortese attenzione
Regione Lombardia
Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale
Dr.ssa Rosella Petrali

Ufficio Scolastico per la Lombardia
Ufficio II - Nuovi ordinamenti scolastici,
diritto allo studio e servizio agli studenti
Dr. Aldo Genghi

Ufficio Scolastico Provincia di Brescia
Ufficio per l’Integrazione Scolastica
Dr.ssa Primarosa Bosio

ASL di Brescia
Servizio Disabilità
Dr.ssa Rosaria Venturini
E p.c.
altre Associazioni presenti
in Regione Lombardia

Oggetto: DCPM n. 185 del 23/02/06 "Regolamento recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002 n. 289" e relative procedure applicative - quesito.

Premessa

Siamo una Associazione di genitori di bambini con autismo della Provincia di Brescia; in riferimento all’inserimento scolastico dei nostri figli, le caratteristiche della disabilità di cui sono affetti pongono spesso difficoltà e gravi problemi alle istituzioni scolastiche che non sempre sono in grado di offrire risposte di qualità.
La nostra esperienza quotidiana rileva come, a fianco di percorsi estremamente interessanti e positivi (purtroppo però spesso legati alla singola persona o al singolo gruppo di lavoro e non cultura condivisa e maturata dell’istituzione scolastica nel suo complesso), tuttora esistano situazioni di “parcheggio” quando non, a nostro parere, di vera e propria violenza nel momento in cui il bambino viene forzato a fare o vivere situazioni non rispettose del suo essere autistico.
A fronte di questa situazione uno dei problemi che spesso si pone è la disponibilità di personale di sostegno adeguatamente formato, sufficientemente stabile e con un monte ore disponibile tale da rispondere alle necessità. Se sui primi due aspetti citati, formazione e stabilità, vista la normativa relativa alla formazione delle graduatorie che prevede la possibilità di accesso anche a personale non specializzato e l’ampio ricorso a incarichi annuale o supplenze, ci risulta sia molto difficile ottenere risposte positive, vorremmo almeno avere qualche elemento di maggior sicurezza rispetto al terzo punto considerato.
In particolare ricordiamo che il caso dell’autismo rappresenta una delle situazioni in cui è spesso necessario un affiancamento in deroga che garantisca il rapporto 1:1.

In tal senso:
Rilevato che il DCPM n. 185 del 23/02/06 prevede all’articolo 4 che “L'autorizzazione all'attivazione di posti di sostegno in deroga al rapporto insegnanti/alunni, a norma dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e' disposta dal dirigente preposto all'Ufficio Scolastico Regionale sulla base della certificazione attestante la particolare gravita' di cui all'articolo 2, comma 2 del presente decreto”, subordinando quindi la possibilità di attribuire posti di sostegno in deroga all’esistenza della certificazione con specifica di handicap grave ai sensi della L. 104 art.3;
Preso atto che la successiva Delibera Regione Lombardia n. 3449 del 7 novembre 2006 “Determinazioni sull’accertamento per l’individuazione dell’alunno con handicap ai fini dell’integrazione scolastica” prevede che “i primi accertamenti da effettuarsi secondo le nuove procedure sono gli accertamenti di bambini disabili di nuova individuazione per l’anno scolastico 2007/2008” escludendo quindi i bambini/ragazzi già iscritti e certificati con il precedente sistema
Si ritiene che l’applicazione letterale di quanto disposto dalla normativa impedirebbe la richiesta di copertura in deroga per i bambini già certificati con il sistema precedente, mancando il requisito, previsto dal DCPM n. 185/2006, art. 4, dell’esistenza della specifica certificazione di gravità ai sensi dell’art. 3 L. 104. Peraltro tale situazione potrebbe avere ricadute anche rispetto eventuali contenziosi legali, ormai numerosi a livello nazionale (si veda, ad esempio, la sezione Sentenze del sito Educazione&scuola o l’articolo pubblicato su Informautismo n. 14 “Giurisprudenza relativa al diritto all’educazione dei minori con disabilità grave”) in quanto, ai sensi del DCPM n. 185/2006 , porrebbe il Ministero della Pubblica Istruzione nella condizione di motivare la mancata assegnazione di risorse aggiuntive con l’assenza della certificazione prevista dall’art. 4 e la famiglia, in quanto attore della domanda di certificazione ai sensi dell’art. 2 comma 1, in condizione di inadempienza.

Con la presente quindi si chiede attraverso quali procedure si intenda intervenire per le situazioni di bambini/ragazzi in condizioni di gravità ma in assenza della certificazione specifica, in quanto non richiesta ai sensi della Delibera Regione Lombardia n. 3449 del 7 novembre 2006, al fine di garantire la possibilità di accesso alle risorse necessarie.

Ringraziando per la cortese attenzione, in attesa di Vs. comunicazioni si porgono distinti saluti e si coglie l’occasione per i migliori auguri di buon anno.

Il Presidente di Autismando
Paolo Zampiceni


Ad oggi questa richiesta di chiarimenti non ha avuto ancora alcuna risposta ed è triste rilevare come ciò riguardi proprio quelle istituzioni che sottolineano costantemente e con particolare enfasi la "centralità della famiglia"

Su questo scenario inoltre si inserisce anche quanto disposto dall'art. 1 comma 605 lett. “b” della Legge Finanziaria 2007 che prevede "il perseguimento della sostituzione del criterio previsto dall'articolo 40, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con l'individuazione di organici corrispondenti alle effettive esigenze rilevate, tramite una stretta collaborazione tra regioni, uffici scolastici regionali, aziende sanitarie locali e istituzioni scolastiche, attraverso certificazioni idonee a definire appropriati interventi formativi"

Fatto salvo che fra i soggetti in gioco non compare la famiglia, se da un lato la previsione del superamento del rapporto 1-138 è, a nostro parere, un dato positivo perchè potrebbe, ad esempio, contribuire a far superare il problema delle suplenze annuali (circa il 50% del personale di sostegno) permettendo così una maggior continuità, dall'altro restano forti incertezze su come questa norma troverà applicazione in una fase come l'attuale caratterizzata da limitazioni delle risorse economiche (colpisce a riguardo ricordare che nel precedente testo della finanziaria era inserita come comma n. 265 nel capitolo degli interventi per la riduzione della spesa)