La pianta storta
In un enorme giardino c'erano tutti i tipi di alberi esistenti. Erano tutti diversi uno dall'altro ma insieme creavano un parco stupendo. Solo uno era il problema: un alberello, una misera pianticella tutta storta e striminzita; sembrava quasi inutile in mezzo a tutte quelle bellissime piante.
I visitatori rimanevano estasiati da tutte quelle piante, quelle meraviglie naturali e non notavano neppure l'alberello o, se lo notavano, si chiedevano cosa ci facesse lì e come mai non l'avessero ancora tolto. E qualcuno andò proprio a chiederlo al proprietario del giardino perchè non si preoccupava di toglierlo.
Ma il proprietario non si sognava neppure di sradicare la pianticella. Secondo lui ogni albero del giardino aveva un ruolo importantissimo: esisteva! Questo era sufficiente perchè l'alberello restasse al suo posto.
Cosa contava se non era cresciuto come gli altri, se le sue foglie erano opache
e il suo tronco storto?
Per queste stupide ragioni non aveva il diritto di vivere anche lui?
Era inutile, forse, solo sulla base del suo aspetto?
Gli uccellini si posavano sulle querce e sugli ulivi, così come si posavano su di lui, la sua linfa non era diversa da quella degli altri e quella pianticella, vista con occhi sensibili e non superficiali, avrebbe dato le stesse emozioni, le stesse gioie di un'altra pianta di quel meraviglioso giardino.