Due
zaffiri nel buio
In
uno dei tanti boschi di Armònia
un
bel giorno nacque Fosco,
un
talpino tutto nero dai grandi e vispi occhi azzurri...
"wow,
chissà che bello!"
-
direte voi -
E
invece no!, che non è bello!…
...
le talpe, per essere belle e giuste devono avere
occhi
piccoli, scuri e un tantino annebbiati, OK?!
Comunque,
all'inizio, papà e mamma non si accorsero di nulla (!)
e
tutto procedette come in una normale famiglia di talpe,
il
piccolo cresceva
ed
i genitori stravedevano (si fa per dire!) per la loro creatura.
Quando
Fosco cominciò a camminare con le proprie zampe
e
venne il momento di uscire per la prima volta alla luce del sole,
ecco
che accadde un fatto inaspettato:
la
piccola talpa si mise a saltellare, a correre qua e là e,
cosa
inaudita, cominciò a guardarsi attorno curiosa di tutto...
…
mamma talpa, la gentil signora Speranzina Talpetti,
ebbe
subito la sensazione che qualcosa non funzionasse a dovere in quel suo figliolo:
era
come se lui vedesse chiaramente ogni cosa,
sentendosi
a proprio agio in tutta quella luce...
"…
non è possibile" - dice, rivolgendosi a babbo talpa - "nostro figlio
non può essere..."
E
INVECE SI',
LUI
ERA!!!
..
era un animale specialissimo che tutto vedeva
con
quei meravigliosi zaffiri
che
Madre Natura gli aveva incastonato nel musetto allegro...
..
serpeggiarono sgomento e preoccupazione fra gli animali increduli,
si
diffuse la voce fra tutte le talpe
e
ci fu subito una grande gara di solidarietà delle famiglie
nei
confronti di quei poveri sfortunati
-
non prima, però, che ognuno avesse verificato
che
le nebbiose pupille dei propri talpini fossero al loro posto… -
…Fosco
non capiva il perché di questa mobilitazione,
mentre
i genitori invece faticavano ad accorgersene:
"Cosa
facciamo? Ci dobbiamo rassegnare!
Come
possiamo farlo stare meglio? Per renderlo il più possibile come noi?"
-
si domandavano, più confusi che mai.
Il
cucciolo dal canto suo pareva piuttosto contento:
non
era infastidito dalla luce
-
anzi, amava molto il sole, così caldo e avvolgente,
per
le sensazioni piacevoli che gli dava in tutto il corpo –
leggeva
gli adorati fumetti senza occhiali,
faceva
il matto con bruchi e farfalle, compagni colorati dei suoi giochi preferiti...
…
solo quando doveva stare in casa si intristiva un po',
perché
lì era buio e non riusciva a fare più nulla con facilità...
"Ho
trovato!!!" - disse il padre, Guglielmo Talponi, cervello fino –
"sarà
un sacrificio, ma mi pare l'unica soluzione... non lo faremo più uscire dalla
tana,
così
i suoi occhi saranno al buio come i nostri e saremo uguali,
io
procurerò il cibo e tutto si aggiusterà"
...
niente male come idea... molto originale...
..
non poteva essere questa la soluzione, loro stessi lo intuivano,
ma
non sapevano cos'altro fare...
Se
ne restavano chiusi là dentro, in un desolante e deprimente isolamento...
…
e gli occhi di Fosco continuavano a rimanere grandi e azzurri,
ormai
unica parte luminosa di quella creatura
divenuta,
in breve tempo, nervosa ed insofferente…
...finché
un mattino la signora Speranzina
che,
come tutte le mamme, aveva una marcia in più
si
decise ad uscire in cerca di aiuto...
…
il marito, incuriosito da questa improvvisa iniziativa,
affidato
il figliolo ad una zia,
decise
di accompagnarla
-
anche lui aveva bisogno di risposte –
le
si mise dietro,
ma
non riuscì mai a raggiungerla…
…
camminò per giorni e notti,
instancabilmente,
la
grande madre talpa,
senza
mai voltarsi indietro,
finché
non arrivò in vista (!) della Vecchia Quercia...
…
dove c'era un'insegna:
"QUI
VIVACCHIA
LA
SAGGIA TALPACCIA
SE
AVETE BISOGNO
MOSTRATE
LA FACCIA!"
mamma
talpa entrò...
…
c’era uno strano profumo nell’aria,
una
fragranza insolita,
un
misto di incenso e di terra bruciata…
“…
finalmente sei arrivata!…
…
quello che senti è l’odore dello spirito
che
abita una terra
bruciata
dalla disperazione,
dalla
paura
e
dalla rinuncia…”
…
la voce,
calda
come l’abbraccio di un amico,
proveniva
da un angolo scuro della stanza,
dove
solo un alone di luce soffusa
rivelava
la presenza di qualcuno
che
pareva aspettare da tempo
quella
visita…
"…
il problema di Fosco
o,
meglio,
il
problema vostro per Fosco
si
ridurrà notevolmente se sarete in grado di aprirvi,,,
...
di aprirvi a tutto, di uscire dagli schemi
che
la società e anche la famiglia vi hanno da sempre passato.
Avete
dentro di voi l'idea
che
solo se si è uguali
si
riesce a comunicare, amarsi, piacersi.
Fosco
per essere un cucciolo ora e una talpa domani
non
ha bisogno di essere uguale a voi,
ha
bisogno solo di essere ciò che lui è.
Non
è suo il problema ma vostro.
Diventa
il suo problema
nel
momento in cui voi
non
riuscite ad annullare
le
vostre difficoltà a vedere oltre..."
…
parve a quella madre
di
ascoltare qualcuno che leggesse ad alta voce
quello
che già
da
chissà quanto tempo
lei
portava scritto
dentro
il suo cuore…
…
salutò,
chiuse
la porta,
lasciando
dietro di sé,
in
quella stanza,
un
aroma intenso
di
gratitudine e benevolenza…
…
e portandosi via una nuova carica
e
un nuovo destino…
…
strada facendo,
a
metà circa del percorso di ritorno,
incontrò
il marito che arrancava,
disperatamente
stanco,
ma
deciso a compiere
la
stessa esperienza di lei…
…
lo guardò con occhi amorevoli…
“…
andiamo a casa, tesoro,
ti
spiego tutto io…”
…
così avvenne…
…
e ricominciarono a vivere…